Emergency Tessera 2010
Rigenera qui i link megavideo non funzionanti

Feisbum streaming


Non sai come usare MEGAVIDEO clicca qui
Il film è stato rimosso o non funziona! segnalacelo QUI




Feisbum
Otto episodi e cinque brevi sketch per raccontare l'interazione sociale ai tempi di Facebook. C'è chi si inventa una nuova personalità per riconquistare una ragazza, chi ne sfrutta le possibilità truffaldine, chi tagga una foto di troppo compromettendo il matrimonio del miglior amico, chi si proclama il "dio del sesso virtuale" ma vive ancora con la madre, chi usa il network per sognare un incontro con una bellezza esotica, chi ne ha ormai sviluppato una pericolosa dipendenza, chi se ne serve per poter combinare un incontro con l'amico dell'amica e, infine, chi vi cerca al suo interno la gioventù ormai perduta, non immaginando che questa possa celarsi in una vecchia conoscenza del passato, anziché nella tecnologia del presente.
Concentrato di esibizionismo, voyeurismo e desiderio di connessione sociale, Facebook rappresenta una straordinaria matrice di possibili sceneggiature su vizi e ansie del nuovo millennio. Da questo punto di vista, è piuttosto normale che il suo corrispettivo maccheronico formato film Feisbum decida di utilizzare la struttura a episodi e di tentare di collocarsi all'interno della tradizione della commedia all'italiana. Così come è una scelta indubbiamente oculata quella di costruirsi come "instant movie", ideato e prodotto in tempi ridottissimi, vista la facile deperibilità cui i fenomeni sviluppati su internet sono soggetti. A posteriori, viene quindi da chiedersi perché, a fronte degli innumerevoli spunti di indagine e di critica sociale che lo strumento Facebook può offrire, si sia scelto di concentrarsi quasi unicamente sull'idea delle identità dissimulate e degli incontri virtuali? Come mai limitarsi ad elementi superflui o comunque non certamente innovativi di questa piattaforma, quando si sta parlando di un fenomeno che coinvolge anche alcune questioni fondanti ogni discorso sullo sguardo, sul cinema e sui nuovi media, come la necessità di apparire, il piacere del voyeurismo e l'idea di poter violare le vite degli altri?
Sono domande che evidenziano un paradosso di fondo di cui Feisbum pare essere vittima, dal momento che la velocità dei tempi di realizzazione pare non trovare una rappresentazione che si interroghi realmente sul dispositivo e che, di conseguenza, si situi nell'hic et nunc del nostro status sociale e comunicativo.
Occorre quindi superare quest'impasse e situarsi al di là delle intenzioni dichiarate del progetto per trovare tutta la bontà del film, che vede ogni episodio abilmente articolato su di un diverso registro. Ottimi attori e caratteristi del nostro cinema si prestano di episodio in episodio alla satira beffarda ("Manuel è a Mogadiscio") e alla comicità salace ("Maledetto Tag"), alla commedia romantica sugli adolescenti ("Siempre!") e sugli anziani ("Angelo Azzurro Reloaded"), all'astrazione onirica ("Indian Dream") e al thriller psicologico ("Default"), lavorando solo in rare occasioni su toni da farsa o sguardi complici allo spettatore.
Non c'è l'intenzione di fare una commedia d'autore corale come si usava fare negli anni Sessanta (ad esempio con Boccaccio '70 o Capriccio all'italiana), al contrario, vi è alla base il tentativo di far emergere un gruppo di giovani cineasti semi-esordienti e tutti di buon talento. Pur essendo quindi in sostanza uno specchio per le allodole, Feisbum riesce a far ammenda del mancato giudizio sui mutamenti culturali in atto attraverso la piacevole scoperta di un cinema giovane che non pare intenzionato a piegarsi al giovanilismo più becero.
Primo tempo Feisbum
Secondo tempo Feisbum

Condividi su Facebook, Twitter o Google Buzz:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Pubblica su Google Buzz

0 commenti:

Posta un commento