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Il messaggero
55 milioni di dollari incassati in USA e subito è grande attesa per la rivelazione horror 2009. La famiglia Campbell è costretta a trasferirsi in una casa vittoriana in Connecticut, vicina alla clinica nella quale il maggiore dei figli, Matt ( Kyle Gallner) affetto da tumore, si sta sottoponendo a sedute di chemioterapia. Poco dopo il trasferimento, prima Matt e poi il resto della famiglia, inizieranno ad assistere a strani fenomeni in casa…Scopriranno una verità agghiacciante…

Una tipica famiglia americana in una tipica casa vittoriana nel Connecticut. Una scontata storia di sinistre presenze? Non proprio. Questa è una storia vera. “Il fatto di collegare queste cose a persone reali e non a personaggi inventati le fa diventare ancora più terrificanti”, spiega Peter Cornwell, regista del film. L’idea della pellicola è venuta al produttore Daniel Farrands guardando un documentario che raccontava la storia della famiglia Reed, trasferitasi in una casa vittoriana a Southington, in Connecticut appunto. Subito dopo il trasloco la famiglia era stata vittima di fenomeni paranormali spaventosi, venendo a scoprire - come se non bastasse! - che la loro casa era stata una camera funeraria negli anni Venti. L’incontro fra produttori – Farrands, Andy Trapani e Paul Brooks – e Carmen Reed, la madre protagonista della storia, è stato poi determinante. La scelta del regista è venuta da sé. Peter Cornwell conosciuto ad Hollywood grazie al pluripremiato cortometraggio di animazione horror “Ward 13” è stato il prescelto, sia per l’originale punto di vista che aveva saputo trasmettere nel suo corto sia perché come Brooks condivideva il fatto che la storia dovesse essere profondamente radicata nella realtà e fedele a quanto testimoniato dalla sventurata famiglia.
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